Le Cicladi sono un gruppo di trentatré isole greche del mar Egeo. Il loro nome deriva dalla loro posizione “ciclica” attorno all’isola sacra di Delos.
Cenni storici
Le isole cicladi furono sede di un’antichissima civiltà nell’età del bronzo, tra IV e III millennio a.C. Di quell’epoca rimangono le caratteristiche statuine raffiguranti figure umane dalle forme semplici e stilizzate. In seguito rientrarono nelle sfere di influenza minoica (ca. 2000-1500 a.C.) e achea (ca. 1450-1100 a.C.), per essere poi invase dagli ioni e dai dori nel cosiddetto “medioevo ellenico” (ca. XII – VIII sec. a.C.).
Agl’inizi dell’era classica la ricchezza delle isole attirò su di esse l’attenzione dei vicini, e il potente Impero persiano cercò di conquistarle più volte. Finite le guerre persiane le isole entrarono nell’orbita di Atene, che organizzò un sistema di alleanza che prendeva nome dall’isola sacra di Delos.
Nel periodo ellenistico le isole, e in particolare Delos, godettero di una notevole prosperità, non interrotta dall’inizio del dominio di Roma (dal 167 a.C.), ma declinante dopo le guerre contro Mitridate, Re del Ponto (88-67 a.C.). Con la definitiva divisione dell’Impero romano in due parti (395 d.C.) le Cicladi rimasero nella parte orientale, sotto il controllo degli Imperatori di Costantinopoli.
La quarta crociata (1204) segnò l’inizio del “protettorato” veneziano: le isole furono spartite tra varie famiglie occidentali in un contesto feudale, il Ducato di Naxos. Per evitare una conquista ottomana Venezia assunse il controllo diretto delle isole negli anni 1499-1500 e 1511-1517. In questo periodo s’insediarono nelle isole numerose famiglie “latine” (prevalentemente italiche) che rimasero lì stabilmente: ancora oggi i loro discendenti si riconoscono dai loro cognomi ellenizzati ma d’impronta italiana e dalla religione cattolica.
Tra il 1537 e il 1538 le Cicladi caddero sotto il dominio ottomano, sotto cui rimasero fino all’Indipendenza greca nel 1832.
Oggi le isole sono una frequentatissima meta turistica, visitata da genti di ogni nazione. La loro bellezza le rende famose, e ogni estate enormi folle di visitatori le raggiungono per apprezzarne l’architettura tradizionale (le case e gli altri edifici di color blu e bianco), le spiagge e il paesaggio mozzafiato.